Principi attivi: colina, acetilcolina, istamina, tiramina, acidi; fumarico, malico, citrico, tartarico, acetico, bursinico, sparteina e lupinina (alcaloidi), composti solforati, esperidina e diosmina (glucosidi);
Quando si raccoglie: durante tutto l'anno.
Curiosità: i pastori usano questa pianta al posto del caglio per far rapprendere il latte per fare il formaggio. Alcuni ritengono che la borsapastore sia dotata di proprietà radioattive. I germogli freschi raccolti in primavera si usano per fare minestre e possono essere cucinati come spinaci con notevole azione rinfrescante e disintossicante.
- ipotensivo: per abbassare la pressione arteriosa e per dilatare le arterie, rendendole più elastiche, bere tre bicchierini al giorno (al mattino a digiuno e dopo i pasti) di vino in cui siano stati a macero per dieci giorni 9 g di sommità fiorite ogni 100 g di vino bianco secco. La cura deve durare almeno un mese.
- antiemorragico: per arrestare le emorragie conseguenti a ferite, applicare un impiastro di foglie e fiori freschi ben pestati sino a ridurli in poltiglia.
- antimenorragico: in caso di mestruazioni troppo abbondanti, bere ogni due o tre ore un cucchiaio di decotto preparato con 3 g di sommità fiorite ogni 100 di acqua. E' preferibile usare la pianta fresca.
Nessun commento:
Posta un commento