Principi attivi: ilicina, sostanza amara, acido caffetannico, gomma, cera, destrosio, sostanze tanniche;
Quando si raccoglie: la radice si estirpa in autunno; le foglie si raccolgono in primavera; la corteccia si può staccare in qualsiasi periodo dell’anno mentre i frutti sono utilizzabili solo all’inizio dell’inverno, allorché giungono a completa maturazione;
Curiosità: l’agrifoglio è considerato uno dei simboli natalizi per eccellenza ed è ritenuto anche una pianta dai poteri propiziatori, apportatrice di fortuna e di prosperità.
- diuretico: preparare un decotto con 3 g di radice di agrifoglio, bollita per 15 minuti in 100 g di acqua, e berne tre tazzine al giorno: una tazza al mattino a digiuno, una al pomeriggio e la terza la sera, prima di andare a dormire.
- febbrifugo: per abbassare la temperatura corporea e provocare un’abbondante sudorazione, bere 4 o 5 cucchiai al giorno di decotto di corteccia ottenuto facendone bollire 3 g, per un quarto d’ora, in 100 g di acqua. Questa cura si rivela particolarmente efficace nelle febbri di origine polmonare o bronchiale.
- depurativo: nei casi di intossicazione del fegato e anche in qualità di lieve sedativo del sistema nervoso, bere due o tre tazzine al giorno di infuso di foglie di agrifoglio (3 g ogni 100 di acqua bollente). L’infuso deve essere bevuto tiepido, eventualmente addolcito con miele.
- purgativo: sei o sette frutti di agrifoglio, freschi o essiccati, agiscono da purgante; un numero inferiore di basse esplica azione lassativa.
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