Principi attivi: vitexina e vitexinina, vaticina alcaloide, cineolo, pinene, sabinene, castina (glucoside);
Quando si raccoglie: le foglie si spiccano dai rami dalla fine primavera alla fine di agosto, mentre i frutti sono pronti per essere utilizzati verso ottobre;
Curiosità: cespugli di agnocasto venivano piantati anticamente dinnanzi alla porta dei conventi in segno di castità; i frutti di questo arbusto, ben essiccati, vengono impiegati per sofisticare il pepe in grani.
- calmante: per conciliare il sonno e anche a scopo sedativo del sistema nervoso, porre sulla fronte impacchi tiepidi a base di un infuso di foglie (3 g ogni 100 di acqua bollente); l’infusione deve durare una ventina di minuti. E’ bene usare ogni volta infuso fresco, ossia appena preparato. Questa pozione agisce positivamente anche nei casi di abnorme eccitazione di origine sessuale.
- antimenorragico: per regolare il flusso mestruale, e anche per renderlo meno doloroso, bere quattro o cinque cucchiai durante la giornata di infuso ottenuto con 6 g di bacche ogni 100 g di acqua (tenere in infusione per un quarto d’ora). Per ottenere un risultato positivo, si raccomanda di iniziare la cura una decina di giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale.
- antinfiammatorio: il decotto preparato con 4 g di bacche bollire per 10 minuti in 100 g di acqua, può essere utilizzato per il lavaggio intimo, da ripetere due o tre volte al giorno, ed esercita una notevole azione calmante anche nel caso di prurito o di grave irritazione vaginale.
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