Principi attivi: glucoside, meonurina, saponina acida, essenza, cera, resina, acido tannico, grassi, acidi (tartarico, malico, citrico, vinico, fosforico), sali di calcio e potassio.
Quando si raccoglie: la parte fiorita si utilizza da giugno ad agosto quando è più ricca di principi attivi.
Curiosità: le prime notizie certe sull'esistenza di questa specie risalgono al 600 d.C. Dal Medioevo in poi, la cardiaca venne coltivata in tutti i giardini dei semplici, ossia negli orti dei monasteri, insieme alle varie specie medicinali che servivano agli erboristi per preparare pozioni, amari ed elisir le cui ricette sono ancora validissime.
- cardiotonico: per stimolare l'attività del cuore e regolarne il ritmo, bere tre tazzine al giorno di infuso preparato con 2 g di sommità fiorite ogni 100 g di acqua. L'ultima tazzina deve essere bevuta prima di coricarsi.
- sedativo e calmanto: contro i disturbi di origine nervosa e anche per normalizzare le contrazioni uterine, bere una tazze di infuso (3 g di fiori ogni 100 di acqua). Ripetere la cura due o tre volte al giorno a distanza di qualche ora fra una somministrazione e l'altra.
- diuretico e ipotensivo: per abbassare la pressione e accrescere l'emissione di urine, bere due o tre bicchieri al giorno di infuso (2 g di fiori ogni 100 di acqua) tiepido o freddo, magari con l'aggiunta di un pò di limone.
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