Principi attivi: olio essenziale, saccarosio, glucoside, canfora, asarina, acido tannico, resine;
Quando si raccoglie: le foglie sono pronte a essere impiegate da aprile sino ad agosto; in seguito, perdono una parte del loro turgore e divengono meno attive;
Curiosità: le foglie essiccate e polverizzate vengono usate come tabacco da fiuto per provocare lo starnuto e allentare la tipica pesantezza al capo conseguente alle forti infreddature o ai colpi d’aria.
- emetico: per liberare lo stomaco, bere un bicchiere di infuso preparato con 1 g di foglie fresche e 100 g di acqua. Eventualmente, ripetere la cura dopo qualche ora.
- diuretico: prendere due o tre cucchiai di infuso nel corso della giornata, meglio se lontano dai pasti. L’infuso si prepara con 1 g di foglie fresche e 100 g di acqua. La pozione può essere bevuta calda oppure tiepida e si dimostra altrettanto efficace.
- sudorifero e salivatorio: due cucchiai al giorno di infuso (1 g di foglie fresche in 100 g di acqua) agiscono da sudorifero e favoriscono anche il funzionamento delle ghiandole salivari.
- espettorante: bere cinque cucchiai al giorno di vino bianco secco in cui siano stati a macero per dieci giorni 2 g di foglie ogni 100 di vino.
- purgativo: la sera, prima di coricarsi, prendere una tazzina da caffè di decotto ottenuto facendo bollire per cinque minuti 1 g di foglie di asaro ogni 100 di acqua. L’azione di questa pianta è particolarmente energica per cui si raccomanda di attenersi strettamente alle dosi indicate.
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