Bosso, Buxus sempervirens

Proprietà: Cura malaria, febbri insistenti, la scarsa attività delle ghiandole sudorifere. Esercita anche azione emetica, ossia provoca il vomito. Serve a preparare pozioni antireumatiche.

Principi attivi: sostanze pectiche, amaro, alcaloidi (bussicina e parabuxina), gomma, olio essenziale.

Quando si raccoglie: in primavera, autunno e inverno si raccoglie la corteccia mentre le foglie possono essere utilizzate in qualsiasi momento dell'anno.

Curiosità: dal legno di bosso, opportunamente trattato, si ricava un olio che serve a calmare il dolore di denti, mettendone una goccia nel dente cariato.




  • febbrifugo e antimalarico: preparare un decotto con 3 g di corteccia ogni 100 g di acqua e berne due tazzine al giorno, con l'aggiunta di miele.



  • antireumatico: l'infuso preparato con 2 g di foglie ogni 100 g di acqua agisce positivamente contro le forme reumatiche, specie se acute. La dose giornaliera è di tre tazzine al giorno.

Borsapastore, Capsella bursa-pastoris

Proprietà: Cura ipertensione; dilata le arterie, agisce da emostatico arrestando le emorragie, regola le mestruazioni troppo abbondanti.

Principi attivi: colina, acetilcolina, istamina, tiramina, acidi; fumarico, malico, citrico, tartarico, acetico, bursinico, sparteina e lupinina (alcaloidi), composti solforati, esperidina e diosmina (glucosidi);

Quando si raccoglie: durante tutto l'anno.

Curiosità: i pastori usano questa pianta al posto del caglio per far rapprendere il latte per fare il formaggio. Alcuni ritengono che la borsapastore sia dotata di proprietà radioattive. I germogli freschi raccolti in primavera si usano per fare minestre e possono essere cucinati come spinaci con notevole azione rinfrescante e disintossicante.


  • ipotensivo: per abbassare la pressione arteriosa e per dilatare le arterie, rendendole più elastiche, bere tre bicchierini al giorno (al mattino a digiuno e dopo i pasti) di vino in cui siano stati a macero per dieci giorni 9 g di sommità fiorite ogni 100 g di vino bianco secco. La cura deve durare almeno un mese.

  • antiemorragico: per arrestare le emorragie conseguenti a ferite, applicare un impiastro di foglie e fiori freschi ben pestati sino a ridurli in poltiglia.

  • antimenorragico: in caso di mestruazioni troppo abbondanti, bere ogni due o tre ore un cucchiaio di decotto preparato con 3 g di sommità fiorite ogni 100 di acqua. E' preferibile usare la pianta fresca.

Borragine, Borrago officinalis

Proprietà: Cura forme bronchiali, pruriti ostinati, disturbi del fegato e della milza.

Principi attivi: tannino, mucillagine, resine, olio essenziale, nitrato di potassio, malato di calcio, sali alcalini, allantoina (epitelizzante).

Quando si raccoglie: si usano le corolle da recidere in piena estate, quando stanno per aprirsi;

Curiosità: un tempo questa pianta veniva usata per la preparazione di varie bevande alcoliche e ancora oggi le sue corolle servono ad aromatizzare il vino ed è prevista nelle ricette di molte bibite.


  • tosse persistente: per curare le affezioni bronchiali si consiglia di bere cinque o sei tazze al giorno di decotto ottenuto con 3 g di fiori bolliti per 10 minuti in 100 gr di acqua. Il decotto può essere addolcito con il miele.

  • depurativo: contro le lievi intossicazioni del fegato e della milza, prendere tre tazze da tè al giorno di decotto preparato con 2 g di fiori ogni 100 di acqua. La bollitura non deve superare i cinque minuti.

  • calmante e lenitivo: contro il prurito ostinato e le infiammazioni della pelle in genere, purchè non presenti piaghe o ulcere, praticare impacchi tiepidi con un infuso di sommità fiorite nella dose di 5 g ogni 100 di acqua. L'infusione deve durare circa un quarto d'ora. Si consiglia di usare l'infuso appena preparato ogni volta che si rinnova l'applicazione.

Bocca di leone, Antirrhinum majus

Proprietà: Cura le infiammazioni interne. Allevia il mal di gola. Usato come lavanda intima decongestiona le mucose degli organi genitali; fa sparire gli ematomi e i gonfiori delle articolazioni;

Principi attivi: mucillagine, amaro, gomma, resina, pectina, acido gallico e acido antirrico.

Quando si raccoglie: foglie e fiori di raccolgono da maggio a settembre.

Curiosità: data la particolare forma del fiore di questa pianta, anticamente si attribuiva all'Anntirrhinum un potere divinatorio e i sacerdoti lo interrogavano interpretando i movimenti delle cime fiorite.



  • antinfiammatorio: per lenire le infiammazioni interne, prendere due tazzine al giorno di infuso preparato con 2 g di foglie o di fiori ogni 100 g di acqua. E' consigliabile bere una tazzina di infuso la mattina, a digiuno.

  • emolliente: quando le mucose degli organi genitali sono infiammate, si consiglia di eseguire ripetute lavande intime con un decotto di 5 g di foglie ogni 100 g di acqua.

  • riassorbente: per far sparire il gonfiore dalle articolazioni, e anche per far riassorbire gli ematomi, applicare cataplasmi di foglie e fiori freschi, ben pestati. L'applicazione deve essere ripetuta due o tre volte al giorno. Questa cura si rivela di notevole efficacia anche contro il gonfiore provocato da attacchi reumatici. Se poi la pelle apparisse arrossata, passarvi un poco d'olio.

Bistorta, Polygonum bistorta

Proprietà: Cura diarrea, nausea, contusioni, infiammazioni. Agisce come un tonico di grande efficacia.

Principi attivi: amido, acido gallico, ferro in combinazione organica, acido tannico, gomma, zucchero, mucillagine, sali, resina.

Quando si raccoglie: il rizoma si estirpa a fine autunno, le foglie in estate.

Curiosità: il nome volgare di questa pianta, ossia bistorta, si riferisce alla insolita forma del suo rizoma che ha la sagoma di una esse. Anticamente si attribuiva alla bistorta il potere di guarire la tubercolosi e anche di prevenirla, proprio come si trattasse di un antibiotico.



  • antidiarroico: nei casi di diarrea ostinata, e anche per vincere la nausea di origine nervosa, bere tre bicchieri al giorno di infuso preparato con 2 g di rizoma ogni 100 di acqua. L'infusione deve durare, al massimo, un quarto d'ora.

  • tonico: far macerare per 10 giorno 3 g di rizoma ogni 100 g di vino bianco secco e bere tre o quattro bicchierini al giorno di questa corroborante bibita che può essere addolcita con del miele.

  • lenitivo: per calmare il bruciore provocato dalle infiammazioni cutanee e il dolore conseguente a forti contusioni, applicare sulla parte dolente un cataplasma di foglie fresche pestate. Il cataplasma deve essere rinnovato almeno due volte al giorno.

Billeri, Cardamine pratensis

Proprietà: Cura i reumatismi per uso esterno, disturbi di origine nervosa, isterismo, epilessia, carenze della nutrizione.

Principi attivi: olio etereo, ferro, calcio, glucoside solforato, iodio.

Quando si raccoglie: i fiori si tagliano in maggio giugno, quando le corolle sono ben aperte, ma non ancora appassite.

Curiosità: le giovani foglie di questa pianta, raccolte a primavera all'estremità dei rami più teneri, possono essere consumate in insalata, crude, oppure cucinate come gli spinaci, unite alla frittata o al minestrone.



  • antisterico: contro i disturbi di origine isterica, l'epilessia e l'esaurimento nervoso, bere tre o quattro bicchieri al giorno di infuso preparato con 2 g di fiori ogni 100 di acqua.

  • antireumatico: durante gli attacchi reumatici applicare sulla parte dolente impacchi caldi eseguiti con il decotto di giori (7 g ogni 100 g di acqua) bolliti per una decina di minuti. Gli impacchi si ripetono varie volte nella giornata.

  • rimineralizzante: per apportare una buona dose di sali minerali all'organismo, magari impoverito da abbondanti sudorazioni, bere prima dei pasti due cucchiai di succo ricavato dall'intera pianta, con un massimo di 30 al giorno.

Biancospino, Crataegus oxyacantha

Proprietà: Cura insonnia e ipertensione. Contribuisce a dilatare le arterie, modera e regola le pulsazioni cardiache, agisce contro gli spasmi dolorosi di origine nervosa, gli stati di ansietà, le forme di diarrea nei bambini.

Principi attivi: quercetina e quercitrina, glucosidi 8crategina e ossiacantina), acido crategico e crategolico, crategina, lattone, vitamina C, olio essenziale, tracce di glucosidi cianogenetici (sedativi).

Quando si raccoglie: le foglie debbono essere staccate dai rami verso marzo-aprile, quando non sono ancora apparse le corolle. I fiori si recidono prima della completa schiusura, mentre i frutti sono amturi in ottobre.

Curiosità: i frutti mangiati freschi, essiccati, o dopo averli fatti bollire qualche minuto in poco acqua e bevendo poi anche questo liquido, esercitano una buona azione ipotensiva (abbassano la pressione) e disinfettano l'intestino facendo cessare la diarrea.



  • sedativo e sonnifero: contro gli stati d'ansia, gli spasmi nervosi e l'insonnia, giova bere un infuso preparato con 3 g di fiori ogni 100 di acqua. La dose massima giornaliera è di tre tazzine di infuso al giorno. Volendo utilizzare la pozione come sonnifero si consiglia di prendere una tazza di infuso poco prima di andare a dormire. L'infuso di biancospino agisce positivamente anche nei casi di tachicardia (aumentata frequenza del ritmo cardiaco).

  • ipotensivo: per abbassare la pressione arteriosa e anche per facilitare la dilatazione delle arterie ed eveitarne l'indurimento, fare una cura sistematica di infuso di biancospino (3 g di fiori ogni 100 di acqua) prendendone una tazza al giorno, addolcito con miele, al mattino oppure verso la metà del pomeriggio. La cura deve durare una quindicina di giorni, poi sospendere per una settimana e, quindi, riprendere il ciclo.

  • antidiarroico: il decotto di foglie (3 g ogni 100 di acqua) addolcito con miele e preso a cucchiani (sei al giorno) arresta la diarrea infantile. Per gli adulti la dose aumenta a tre tazzine da caffè al giorno.

Betulla, Betula alba

Proprietà: Cura stitichezza, catarro, eccesso di colesterolo, gotta, insufficiente secrezione di urina, presenza di acidi urici, attacchi febbrili.

Principi attivi: betulina (principio balsamico), tannino, betulalbina resinosa, canfora di betulla, acido betulinio, olio essenziale, tannino catechico, resina dell'acido betuloretico (diuretico), zucchero, saponina.

Quando si raccoglie: la corteccia si stacca dai giorvani rami in primavera, le gemme si raccolgono in febbraio, mentre le foglie possono essere tagliate a comincaire da aprile fino a tutto giugno.

Curiosità: le giovani foglie della betulla, strofinate sul corpo dopo il bagno, esercitano una notevole azione tonificante per i muscoli e rassodano la pelle. Le gemme invece possono essere aggiunte all'acqua del bagno ben calda, per ottenere una pelle morbidissima.



  • diuretico e febbrifugo: far bollire 5 g di corteccia in 100 g di acqua per pochi minuti e prendere otto cucchiai al giorno di questa pozione, non di più, possibilmente lontano dai pasti.

  • antibronchiale: prendere cinque tazzine al giorno di infuso ottenuto con 3 g di gemme ogni 100 g di acqua. Volendo, addolcire con miele.

  • diuretico e antiuricemico: mettere in infusione 2 g di foglie ogni 100 g di acqua e bere quattro tazzine al giorno di questo infuso, aggiungendo a ogni tazzina mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio.

Betonica. Betonica officinalis

Proprietà: Cura i disturbi del fegato, i travasi biliari e i postumi da ittero, i ristagni della bile e le costipazioni di carattere bronchiale; la radice svolge azione cicatrizzante.

Principi attivi: betonicina, stachidrina, acido tannico, amaro, colina, betaina, gomma, resina, olio essenziale.

Quando si raccoglie: la radice si estirpa in autunno, mentre la parte aerea della betonica si può recidere per tutta l'estate.

Curiosità: l'uso popolare di questa pianta prevede di mettere una manciata di questa pianta in testa, sotto il capello o sotto un fazzoletto, per ottenere un immediato sollievo contro l'emicrania o il mal di testa in genere. In un ricettario attribuito al medico curante dell'imperatore Nerone sono elencate più di quaranta malattie curabili con rimedi a base di betonica.


  • disintossicante e coleretico: contro i disturbi del fegato e anche per risolvere i travasi e i ristagni biliari, bere ogni giorno due bicchierini di vino bianco secco in cui siano state a macero per dieci giorni delle foglie di betonica (3 g ogni 100 di vino)

  • bechico e anticatarrale: per risolvere le affezioni bronchiali prendere quattro o cinque tazzine al giorno di infuso preparato con 2 g dell'intera pianta della betonica ogni 100 g di acqua.

  • cicatrizzante: applicare la pastella ottenuta dalla radice ben macinata, e mescolata ad un pò di acqua ossigenata, sulla ferita o sulla piaga e coprire con una leggera garza. Rinnovare l'impiastro ogni giorno.

  • balsamico: per dare sollievo alle vie respiratorie, nel caso di forte raffreddore e tosse, fare prolungati suffumigi con un decotto bollente ottenuto con 5 g dell'intera pianta ogni 100 g di acqua.

  • lenitivo: per calmare il dolore provocato dalla sinusite e liberare i condotti nasali dal catarro, ridurre in polvere la radice, mescolarla a un pizzico di canfora, pure in polvere, e annusare il tutto a piccole prese. Ripetere la cura due o tre volte al giorno.

Bergamotto, Citrus bergamia

Proprietà: Cura le rallentate funzioni dell'apparato digerente e le piaghe infette. Agisce contro gli acari della scabbia, guarisce l'acne e contribuisce a far sparire le antistetiche macchie bianche della vitiligine.

Principi attivi: linalilacetato, sinistrolinalolo, destrolimonene, bergaptene, acidi organici, zuccheri, proteine, pectine, vitamine B1, B2, C e P (dall'azione antiemorragica);

Quando si raccoglie: i frutti sono pronti all'uso a cominciare da ottobre e si conservano sulla pianta fino a marzo. E' opportuna staccare i bergamotti dall'albero nelle giornate di sole per poter contare su frutti ricchi di olio essenziale.

Curiosità: il bergamotto entra nella composizione di molte colonie, saponi e altri cosmetici, ma dato che contiene furocumarine, sostanze che rendono la pelle molto sensibile alla luce, può essere causa di dermatiti e di eczemi cutanei, nonché della comparsa di macchie scure, che spariscono con molta difficoltà.



  • digestivo e aperitivo: una ventina di gocce di succo, prese prima dei pasti, magari con l'aggiunta di un pò di zucchero, servono a stimolare l'appetito, mentre se vengono assunte dopo aver mangiato, hanno il potere di eccitare le funzioni gastriche e di favorire la digestione.

  • cicatrizzante: il succo, applicato sulle ferite infette, le fa rimarginare e agisce in profondità risolvendo il processo infettivo.

  • contro l'acne e la vitiligine: tamponare le pustole con del cotone imbevuto del succo. Le proprietà chemiofotoattive che caratterizzano il succo del bergamotto contribuiscono a riportare la normale colorazione sulla pelle che presenta le macchie bianche della vitiligine.

Beccabunga, Veronica beccabunga (erba grassa, occhi della Madonna)

Proprietà: Cura i disturbi della vescica, facilitando l'azione diuretica. Accelera la funzione degli organi interni ed esercita notevole beneficio nella cura e nella prevenzione dello scorbuto.

Principi attivi: veronicina (glucoside amaro), saponina, sali organici, tannino, vitamina C;

Quando si raccoglie: le foglie e i germogli, che devono essere consumati freschi, si possono utilizzare in piena estate.

Curiosità: le foglie più tenere, raccoltre prima che la pianta entri in fioritura, si consumano come insalata oppure si possono lessare in acqua bollente, ottenendo grande beneficio in caso di intossicazione del sangue.



  • diuretico: bere tre o quattro tazzine al giorno di infuso preparato con 2 g di foglie e germogli ogni 100 g di acqua. una delle tazzine di inguso deve essere bevuta al mattino, a digiuno. Questa cura si rivela benefica verso tutte le forme di infiammazione vescicale oltre che promuovere una maggiore emissione di urina.

  • eccitante: per accelerare la funzione degli organi interni si consiglia di bere due tazzine al giorno di decotto, ottenuto facendo bollire per cinque minuti 2 g di foglie e germogli in 100 g di acqua. Addolcire con miele.

  • antiscorbutico: per fare il pieno di vitamina C e predisporre la miglior difesa contro lo scorbuto, prendere ogni giorno a digiuno, un cucchiaio di succo ottenuto dalla spremitura delle foglie più tenere e fresche.

Basilico, Ocymum basilicum (bassilico, bassilico maggiore, bassilico mezzano, ocimo, ozzimo)

Proprietà: Cura difficoltà digestive, tossi ostinate e catarro, eccesso d'aria nello stomaco e nell'intestino; vanta inoltre buone proprietà diuretiche e fa aumentare la secrezione lattea; rappresenta anche una buona cura contro la stanchezza di origine nervosa.

Principi attivi:
estragolo, metilcarvicolo, cineolo, linalolo, pinene, ocimene, sesquiterpeni, vari tannini, saponina acida, canfora di basilico.

Quando si raccoglie:
dalla fine della primavera fino all'autunno.

Curiosità:
in India il basilico è considerato sacro e non esiste tempio che non abbia almeno un cespuglio di questa pianta collocato vicino la soglia con la funzione di allontanare gli spiriti maligni. E' utile anche per disinfettare ferite, fare irrigazioni vaginali con azione antibatteria e pulire la pelle contusa, usando acqua fredda nella quale siano state a bagno per circa due ore le foglie di basilico appena raccolte, nella dose di 10 g ogni 100 g di acqua.



  • digestivo e carminativo: per facilitare la digestione e favorire l'espulsione dei gas dal tubo digerente, bere tre tazze al giorno di infuso (3 g ogni 100 di acqua). Si consiglia di bere l'infuso tiepido e addolcito con del miele, subito dopo i pasti principali.

  • tonico e corroborante: bere tre bicchierini al giorno di vino, preparato facendo macerare 5 g di foglie ogni 100 g di vino bianco secco per dieci giorni. Il vino può essere addolcito con il miele, in ogni caso deve essere bevuto molto fresco.

  • diuretico e galattogogo: per aumentare la secrezione lattea e anche per favorire la diuresi, bere da tre a cinque bicchieri al giorno di infuso (3 g ogni 100 di acqua). Il primo bicchiere deve essere bevuto al mattino a digiuno).

  • antiacne: le foglie del basilico, pestate e messe sul viso per molti giorni di seguito, riportano alla normalità la pelle colpita dall'acne.