Cardo dei lanaioli, Dipsacus fullonum

Proprietà: Cura artrosi, disturbi digestivi 8rinforza lo stomaco e ne eccita le funzioni). E' anche sudoriparo e diuretico. Si rivela benefico nei casi di ostinate forme di orticaria.

Principi attivi: inulina, amaro, sali di potassio e di calcio, colorante.

Quando si raccoglie: la radice alla fine estate, sino ad ottobre. Le foglie da maggio a settembre.

Curiosità: i fiori di questa pianta, essiccati, servivano e forse vengono utilizzati ancora per cardare la lana e per rattinare il panno.



  • contro l'artrosi: bere tre bicchieri al giorno, di cui uno a digiuno, di infuso preparato con 2 g di foglie ogni 100 di acqua possibilmente addolcito con miele.

  • digestivo: dopo mangiato bere una tazza di infuso caldo, con l'aggiunta di una scorza di limone. L'infuso si prepara con 3 g di foglie ogni 100 di acqua.

  • depurativo: contro le forme ostinate di orticaria e altri diturbi dermatologici, bere ogni mattina a digiuno una tazzina di decotto ottenuto facendo bollire 2 g di radice in 100 g di acqua. E' consigliabile addolcire con miele.

  • diuretico e sudorifero: bere tre tazzine al giorno di infuso preparato con 3 g di foglie ogni 100 di acqua. L'infusione deve durare una decina di minuti, non di più. Volendo si possono aggiungere alcune gocce di succo di limone oppure alcuni chiodi di garofano.

Cardiaca, Leonurus cardiaca

Proprietà: Cura la diminuita forza contrattile el'enrgia del muscolo cardiaco, gli attacchi epilettici, i disturbi nervosi (esercita azione anti depressiva). E' anche diuretica e serve ad abbassare la pressione. Agisce positivamente sulle contrazioni uterine.

Principi attivi: glucoside, meonurina, saponina acida, essenza, cera, resina, acido tannico, grassi, acidi (tartarico, malico, citrico, vinico, fosforico), sali di calcio e potassio.

Quando si raccoglie: la parte fiorita si utilizza da giugno ad agosto quando è più ricca di principi attivi.

Curiosità: le prime notizie certe sull'esistenza di questa specie risalgono al 600 d.C. Dal Medioevo in poi, la cardiaca venne coltivata in tutti i giardini dei semplici, ossia negli orti dei monasteri, insieme alle varie specie medicinali che servivano agli erboristi per preparare pozioni, amari ed elisir le cui ricette sono ancora validissime.



  • cardiotonico: per stimolare l'attività del cuore e regolarne il ritmo, bere tre tazzine al giorno di infuso preparato con 2 g di sommità fiorite ogni 100 g di acqua. L'ultima tazzina deve essere bevuta prima di coricarsi.

  • sedativo e calmanto: contro i disturbi di origine nervosa e anche per normalizzare le contrazioni uterine, bere una tazze di infuso (3 g di fiori ogni 100 di acqua). Ripetere la cura due o tre volte al giorno a distanza di qualche ora fra una somministrazione e l'altra.

  • diuretico e ipotensivo: per abbassare la pressione e accrescere l'emissione di urine, bere due o tre bicchieri al giorno di infuso (2 g di fiori ogni 100 di acqua) tiepido o freddo, magari con l'aggiunta di un pò di limone.

Carciofo, Cynara scolimus

Proprietà: Cura le malattie del fegato, i disturbi digestivi, agisce da antireumatico, diuretico, aperitivo, tonico e antiurico. Abbassa il tasso di colesterolo nel sangue e agisce anche da antidiabetico perchè contiene un enzima che facilita l'ossidazione degli zuccheri.

Principi attivi: cinarina, inulina, tannino, ferro, enzimi, varie sostanze glucosidi, acido glicolico, glicerico, caffeico, malico, lattico. Sali di potassio, calcio, magnesio, sodio, ferro, zinco. Vitamine: A, B1, B5, C.

Quando si raccoglie
: le radici in primavera, le foglie da marzo a maggio. I boccioli fiorali, ossia i carciofi commestibili, si trovano in commercio durante la stagione invernale.

Curiosità: in genere, l'uso dei carciofi come medicamento e anche come verdura, non è consigliabile per le donne che stanno allattando.



  • depurativo e digestivo: contro i disturbi epatici e per facilitare la digestione, bere tre tazze al giorno di decotto ottenuto con 3 g di foglie ogni 100 di acqua.

  • diuretico e antiurico: far bollire un quarto di carciofo in 100 g d'acqua per dieci minuti, filtrare, lasciar raffreddare e bere tre tazze al giorno (la prima a digiuno) di questo decotto. La cura deve protrarsi per una quindicina di giorni.

  • aperitivo e tonico: far macerare 3 g di radice ogni 100 g di vino bianco secco per una settimana e bere un bicchierino di questa gradevole bibita prima dei pasti per stimolare l'appetito e per dare tono all'organismo.

  • antidiabetico: far bollire le foglie, meglio se fresche, per una decina di mintui (3 g ogni 100 di acqua) e bere quattro o cinque tazzine al giorno di questo decotto, tiepido, magari con l'aggiunta di un pò di succo di limone.

  • antireumatico: il succo delle foglie fresche, o le foglie stesse ben pestate, servono da cataplasma, da applicare sulle articolazioni o sui muscoli doloranti.

Caprifoglio, Lonicera caprifolium

Proprietà: Cura spasmi di origine nervosa, tosse, affezioni bronchiali, disturbi renali (esercita forte azione diuretica).

Principi attivi: acido salicilico, tannino, clorofilla, amaro (glucoside), olio essenziale (profumatissimo), saccarosio, invertina.

Quando si raccoglie: i fiori si possono usare per tutta l'estate. La corteccia si stacca da rami in primavera.

Curiosità: Greci, Egizi e Romani conoscevno le proprietà terapeutiche del caprifoglio e lo stesso Dioscoride nomina questa pianta tra quelle che <>. A partire dal Medioevo, il caprifoglio ha assunto, soprattutto, una funzione decoratica. Esso viene coltivato anche per la raccolta dei fiori dai quali si estrae una preziosa essenza che entra nella formula di molti e costosi profumi.


  • antispasmodico: contro gli spasmi di origine nervosa prendere ogni due ore un cucchiaio di infuso a base di iori (3 g ogni 100 g di acqua). L'infusione deve durare dieci minuti.

  • diuretico e sudoriparo: bere due tazzine al giorno di decotto di corteccia (2 g ogni 100 di acqua) bollita per cinque minuti. Il decotto può essere addolcito con miele.

  • contro la tosse: per calmare la tosse ostinata e risolvere le affezioni bronchiali in genere, bere quattro o cinque tazzine al giorno di infuso tiepido addolcito con miele, preparato con 2 g di fiori ogni 100 di acqua. Per i bambini si consiglia di dimezzare la dose.

Cappuccina, Tropaeolum maius

Proprietà: Cura catarro bronchiale, geloni, caduta dei capelli.

Principi attivi: seventolo, isotiocianato di isobutile, spilantolo, acido ossalico e fosforico, vitamina C.

Quando si raccoglie: le foglie in estate, i boccioli fiorali in primavera in occasione della prima fioritura.

Curiosità: boccioli delle cappuccine possono essere impiegati in sostituzione dei capperi, ma il loro uso non è del tutto consigliabile.


  • bechico: nelle forme bronchiali giova bere tre tazze al giorno di infuso ben caldo e addolcito con miele, preparato con 2 g di foglie ogni 100 di acqua.

  • contro i geloni: frizionare la parte due o tre volte al giorno con un decotto tiepido ottenuto facendo bollire per cinque mintui 3 g di foglie o fiori (oppure di foglie e fiori) ogni 100 g di acqua.

  • contro la caduta dei capelli: frizionare ogni giorno il cuoio capelluto con un batuffolo di cotone imbevuto di un infuso freddo preparato con 3 g di foglie o di fiori ogni 100 g di acqua.

Cappero, Capparis spinosa

Proprietà: Cura i disturbi della digestione, cattivo funzionamento del fegato e della bile (favorendone la secrezione). Ha anche un buon potere diuretico e agisce da aperitivo. Cura foruncoli, ascessi e mastiti.

Principi attivi: capparitina, pectina, saponina, sali organici, resina.

Quando si raccoglie: di questa pianta si usa la corteccia che può essere staccata dai ramoscelli in primavera o in ottobre.

Curiosità: i boccioli del cappero, raccolti in primavera e messi in una speciale salamoia, vengono normalmente usati come antipasto o per condire salse e vivande.



  • aperitivo e digestivo: la corteccia (3 g ogni 100 di vino) macerata per dieci giorni nel vino bianco secco, fornisce una gradevole bevanda che si prende a bicchierini: con funzione aperitiva se assunta prima dei pasti, digestiva se bevuta dopo aver mangiato.

  • depurativo e coleretico: per aiutare le funzioni del fegato e stimolare la secrezione della bile, bere ogni mattina a digiuno una tazza di infuso di corteccia: 1 g ogni 100 g di acqua, addolcendo con miele.

  • diuretico: bere almeno due tazze al giorno di decotto preparato con 1 g di corteccia e 100 g di acqua. L'ebollizione non deve superare i cinque minuti.

  • risolvente: nel caso di ascessi, foruncoli e mastiti, applicare sulla parte dolente un impiastro di corteccia macinata e macerata nell'olio di oliva: 10 g ogni 100 di olio.

Capelvenere, Adiantum capillus Veneris

Proprietà: Cura bronchiti e altre affezioni di carattere bronchiale, agisce da emolliente aiutando l'espulsione del catarro, elimina la forfora e il prurito del cuoio capelluto.

Principi attivi: tannino, mucillagine, acido gallico, gomma, zucchero, capillarina amara, olio essenziale.

Quando si raccoglie: le fronde del capelvenre si possono utilizzare per tutta l'estate.

Curiosità: alcuni studiosi sostengono che questa pianta contenga acido flavaspidico e che una cura continuata e costante di tisana di capelvenere (preparata con 1 g di foglie in 100 di acqua) serve a diminuire il desiderio di fumare o di bere.



  • bechico: per curare le affezioni di natura bronchiale bere tre tazze al giorno di infuso ben caldo, addolcito con miele. L'infuso si prepara con 2 g di foglie ogni 100 di acqua.

  • espettorante: per aiutare l'espulsione del catarro, bere due tazze di infuso (vedi la precedente ricetta), e subito dopo fare un suffumigio di almeno dieci minuti usando un decotto di capelvenere (5 g ogni 100 di acqua).

  • antiforfora: eseguire frequenti frizioni del cuoio capelluto con un infuso di 10 g di foglie ogni 100 di acqua, da usare freddo. Dopo la frizione evitare di lavare immediatamente i capelli e lasciare passare almeno due o tre ore prima di fare lo shampoo.

Canna di palude, Arundo phragmites

Proprietà: Cura gotta, reumatismi, insufficiente secrezione delle ghaindole sudoripare. Interviene beneficamente contro gli acidi urici.

Principi attivi: saccarosio, acido malico, amaro, resina, silice, nitrato di potassio.

Quando si raccoglie: la radice, che è l'unica parte della pianta che viene usata a scopo medicinale, si estirpa in autunno.

Curiosità: nella tradizione popolare si attribuisce alla radice di questa pianta la proprietà di fornire energia all'organismo, al pari dello zucchero di canna, del vino, delle uova o del latte. Questo parere è stato condiviso da un igenista francese, Andrè Bovis, appassionato di radiestesia, che sarebbe addirittura riuscito a misurare le onde energetiche che emanano dalle diverse sostanze alimentari, e quindi anche quelle che caratterizzano la radice della canna di palude.


  • antiurico: per alleviare le sofferenze della gotta e dei reumatismi, disturbi in cui gli acidi urici entrano in misura determinante, bere tre tazze al giorno di decotto preparato con 3 g di rizoma ogni 100 di acqua.

  • sudoriparo: bere quattro tazze al giorno di decotto ben caldo, addolcito con miele, ottenuto facendo bollire per dieci minuti 2 g di rizoma ogni 100 di acqua.

  • energetico: per stimolare le funzioni organiche in genere, bere due bicchierini al giorno (dopo i pasti) di vino bianco secco nel quale siano stati a macero 5 g di radice ogni 100 g di vino, per una settimana.

Canna comune, Arundo donax

Proprietà: cura erofagia (presenza di aria nello stomaco), cattivo funzionamento delle ghiandole sudoripare. Diminuisce la secrezione lattea e agisce da diuretico.

Principi attivi: mucillagine, zucchero, resina aromatica, acido malico, silice, sali di calcio e di potassio.

Quando si raccoglie: la radice si estrae dal terreno a settembre.

Curiosità: dal rizoma macinato si ottiene una farina commestibile che, in qualche zona, viene usata per preparare dolci caratteristici e uno speciale pane dal gradevole sapore.



  • carminativo: per espellere l'aria dallo stomaco, bere tre tazzine al giorno di infuso preparato con 2 g di radice ogni 100 di acqua. Si consiglia di aggiungere all'infuso anche qualche goccia di limone.

  • sudoriparo e diuretico: tre tazze al giorno di infuso (2 g ogni 100 di acqua) bevute al mattino a digiuno nel pomeriggio e alla sera prima di andare a letto, stimolano l'attività delle ghiandole sudoripare e agiscono anche da diuretico, soprattutto se l'infuso si beve ben caldo.

  • antigalattoforo: per far diminuire la secrezione del latte, bere cinque o sei tazzine da caffè al giorno di infuso (3 g ogni 100 di acqua).

Canapa acquatica, Eupatorium cannabinum

Proprietà: Cura stitichezza e cattivo funzionamento della bile e del fegato come del resto è indicato chiaramente dallo stesso nome latino della pianta: eupatorium, ossia che riguarda il fegato.

Principi attivi: eupatorina amara, inulina timoidrochinone, valerianato di metile, cumarina, resina, tannino, saponina, gomma, olio essenziale.

Quando si raccoglie: la radice si estirpa in primavera o all'inizio dell'autunno. Le foglie da fine maggio ad agosto.

Curiosità: si dice che i cervi feriti si sdraino nei cespugli di canapa acquatica per far cicatrizzare i tessuti lacerati. Fra gli animali, solo le capre riescono a cibarsi delle foglie di questa pianta che sono decisamente amare e dall'odore molto sgradevole.



  • lassativo: la sera prima di coricarsi prendere una tazze d'acqua fredda nella quale sia stata a bagno, per una decina di ore, della radice di canapa acquatica nella dose di 4 g ogni 100 di acqua.

  • depurativo ed epatoprotettore: per depurare il fegato e stimolarne le funzioni, con benefici riflessi anche sulla secrezione biliare, bere due bicchierini alg iorno di vino dove siano stata a macero, per dieci giorni, 5 g di foglie ogni 100 g di vino bianco secco.

  • aperitivo: il vino aromatico, preparato secondo la ricetta indicata per il depurativo, bevuto a bicchierini prima dei pasti principali, stimola l'appetito e facilita le funzioni gastriche.

Canapa, Cannabis sativa

Proprietà: cura stati d'ansia, insonnia, spasmi di origine nervosa, insufficiente secrezione diuretica.

Principi attivi: cannabina, ossicannabina, cannabinone, cannabidiolo, paraffina, acido malico, ossalico e pectico, colina, olio essenziale.

Quando si raccoglie: si usano le sommità fiorite e le foglie da raccogliersi nella piena estate.

Curiosità: è bene non prolungare le cure indicate oltre i tre o quattro giorni per evitare una certa assuefazione alle sostanze leggermente stupefacenti che caratterizzano questa specie che è ben diversa, comunque, dalla canapa indiana da cui si ricava una nota droga: l'hashish. I semi della canapa, chiamati canapuccia, costituiscono un ottimo mangime per uccelli, dall'effetto euforizzante, che ha il potere di farli cantare meglio e di predisporli all'accoppiamento. Grazie alla scoperta di alcuni reperti fossili, si è stabilito che la canapa era già nota durante l'età del bronzo.



  • sedativo e sonnifero: contro gli stati d'ansia bere due tazzine al giorno di infuso preparato con 2 g di foglie e fiori ogni 100 di acqua. Come sonnifero, prendere una tazze di infuso addolcito con miele poco prima di dormire.

  • antispasmodico: per attenuare gli spasmi di origine nervosa, bere tre tazzine al giorno di infuso ben caldo, preparato con 2 g di foglie e fiori ogni 100 di acqua.

  • diuretico: per stimolare le funzioni vescicali, prendere due tazze di infuso preparato con 1 g di foglie e fiori ogni 100 di acqua. Una tazza deve essere bevuta la mattina a digiuno e l'altra nel pomeriggio.

Camomilla, Matricaria chamomilla

Proprietà: Cura stati d'ansia, insonnia, disturbi digestivi, dolori da colite, eccitazione provocata da febbre di natura influenzale. E' anche diaforetica (provoca cioè abbondante sudorazione) ed è utile in caso di mestruazioni dolorose, o da un ciclo troppo abbondanti o irregolari.

Principi attivi: olio essenziale (azzurrino), aculene, cerulene, anetolo, acido angelico, camomillolo. alcoli sesquiterpenici, apigenina, acido salicilico, resina, colina, mucillagine, vitamine B1 e C.

Quando si raccoglie: da maggio ad agosto e si utilizzano solo i fiori, completi di petali.

Curiosità: il decotto (6 g ogni 100 di acqua) può servire per fare cataplasmi con azione sedativa sulla pelle ustionata o semplicemente per rinfrescare l'epidermide inaridita dalla prolungata esposizione alla luce solare. Lo stesso decotto può essere usato per una maschera di bellezza decongestionante.



  • sedativo e calmante: contro gli stati di ansia, l'insonnia, gli spasmi da colite o i dolori mestruali, bere varie tazzine di infuso (2 g ogni 100 di acqua), magari addolcendolo con del miele. Per favorire il sonno, la camomilla deve essere bevuta calda, poco prima di dormire.

  • sudorifero: per sudare abbondantemente, bere una o due tazze di infuso (3 g ogni 100 di acqua) con l'aggiunta di qualche goccia di limone. Ripetere la cura varie volte nell'arco della giornata.

  • antinevralgico e antireumatico: il decotto preparato con 6 g ogni 100 di acqua serve per impacchi caldi nel caso di nevralgie localizzate o di dolori articolare di origine reumatica.

  • disinfettante e decongestionante: per lavande intime, e per togliere ingiammazione alla pelle, usare il decotto di camomilla (6 g ogni 100 di acqua) tiepido o freddo.

Camedrio, Teucrium chamaedrys

Proprietà: Cura disturbi digestivi, stitichezza, emorroidi, mancanza di appetito, leggeri stati depressivi. E' anche sudorifera.

Principi attivi: olio essenziale, teucrio, resina, tannino, colina, amaro, scutellarina.

Quando si raccoglie: la pianta fiorita è pronta ad essere usata tra giugno e agosto.

Curiosità: qualche rametto di erba iva messa nella grappa serve ad aromatizzare e la rende più digestiva e tonificante. Le api preferiscono il nettare di questa specie da cui deriva un miele dal particolare profumo.




  • digestivo: dopo i pasti principali bere una tazzina di infuso caldo preparato con 3 g dell'intera pianta fiorita ogni 100 g di acqua. Volendo, l'infuso può essere addolcito con miele.

  • aperitivo e tonico: per stimolare l'appetito e dare un certo tono a tutto l'organismo, bere una mezz'ora prima dei pasti un bicchierino di vino aromatizzato, ottenuto facendo macerare 5 g di camedrio per 10 giorni in 100 g di vino bianco secco.

  • antiemorroidale e lassativo: bere per una decina di giorni tre tazzine al giorno di infuso preparato con 3 g di foglie e fiori ogni 100 g di acqua. Bere la prima tazzina la mattina, a digiuno.

  • disinfettante: il decotto di 5 g ogni 100 di acqua serve per lavande intime e anche per pulire le ferite. Si ottengono dei buoni risultati se il decotto è usato caldo per impacchi contro i dolori articolari.

Calderugia, Senecio vulgaris

Proprietà: Cura i dolori mestruali e l'irregolarità del ciclo, la tendenza alle emorragie e l'ipotensione. E' anche un ottimo espettorante ed un efficace diuretico.

Principi attivi: senecione (alcaloide che agisce come il curaro), senecina resinosa (proprietà simili alla digitale), inulina, acido senecico.

Quando si raccoglie: l'intera pianta fiorita si può utilizzare praticamente tutto l'anno, ma si rivela più efficace a maggio-giugno.

Curiosità: il nome scientifico del genere Senecio deriva dal latino senex, vecchio, ad indicare la massa bianca e sericea dei frutti che coprono la pianta fino a formare una specie di parrucca bianca. Se usata in dosi eccessive questa specie può essere pericolosa, quindi si raccomanda di seguire con scrupolo le modalità d'impiego. Le sommità fiorite, ben pestate sino a ridurle in poltiglia, servono come cataplasma per curare le infiammazioni cutanee e i gonfiori.



  • antiemorragico: preparare un decotto con 3 g dell'intera pianta fiorita ogni 100 g di acqua (la bollitura deve durare dieci minuti) e berne tre tazze al giorno.

  • antimenorragico: contro le mestruazioni irregolari e troppo abbondanti, bere due o tre bicchieri al giorno di infuso tiepido, ottenuto con 3 g dell'intera pianta fiorita ogni 100 g di acqua.

  • ipertensivo: per rialzare la pressione, prendere per almeno quindici giorni due tazze al giorno di decotto preparato con 3 g dell'intera pianta fiorita, ogni 100 di acqua.

  • diuretico: un infuso leggero (2 g ogni 100 di acqua) bevuto in ragione di tre tazze al giorno (la prima a digiuno) agisce positivamente sulle funzioni della vescica e aumenta la diuresi.

Calcitrapa, Centaurea calcitrapa

Proprietà: cura febbri ostinate, intossicazione biliare, cattivo funzionamento dello stomaco e dell'intestino.

Principi attivi: calcitrapina e centaurina, cnicina, cinicina, sali di potassio e magnesio, resina.

Quando si raccoglie: i fiori si raccolgono da luglio a fine settembre. Il periodo della fioritura varia secondo il clima.

Curiosità: in molte regioni la radice di questa pianta viene lessata e condita oppure ripassata nel burro, questo ha azione diuretica e disintossicante.



  • febbrifugo: per abbassare la temperatura corporea e portare sollievo all'organismo nel caso di febbri ostinate e prolungate, bere due o tre tazzine al giorno di infuso ottenuto con 2 g di fiori ogni 100 di acqua.

  • aperitivo: mettere a macero per 10 giorni nel vino bianco secco (3 g di fiori ogni 100 di acqua) prima dei pasti principali. Questa cura agisce anche sulla secrezione biliare con potere disintossicante. Volendo si possono aggiungere alcune gocce di succo di limone.

Calcatreppolo, Eryngium campestre

Proprietà: Cura stitichezza, disturbi biliari e della digestione, aerofagia, scarsa secrezione urinaria e infiammazioni della vescica.

Principi attivi: inulina, saponina, cinesina amara, saccarosio, acido tannico, gomma, resina, olio etereo.

Quando si raccoglie: la parte di questa pianta impiegata a scopo medicinale è la radice, che si toglie dal terreno tra luglio e ottobre.

Curiosità: in qualche regione, si usa far bollire le radici più tenere e quindi condirle in insalata oppure passarle nel burro. Questa radici hanno un notevole potere disintossicante.



  • lassativo: preparare un decotto con 3 g di radice ogni 100 g di acqua e prenderne un bicchiere la sera prima si andare a dormire, oppure al mattino a digiuno. La quantità può essere diminuita o aumentata a seconda delle necessità personali.

  • diuretico e antinfiammatorio: contro la scarsa secrezione urinaria e l'infiammazione della vescica, bere almeno tre bicchieri al giorno di infuso ottenuto con 3 g di radice ogni 100 g di acqua. L'infusione deve durare una decina di minuti.

  • carminativo: per disperdere l'aria che si accumula nell'apparato digerente, bere ogni mattina a digiuno e dopo ogni pasto, una tazzina di decotto preparato con 2 g di radice ogni 100 g di acqua. Il decotto va bevuto tiepido.

Calamo aromatico, Acorus calamus

Proprietà: Cura disturbi della digestione, inappetenza, irregolarità mestruale.

Principi attivi: olio essenziale, vitamina B1, mucillagine, amido, gomma, resina, acido calamotannico, acorina.

Quando si raccoglie: la radice si può estirpare dal terreno sia in primavera che in autunno.

Curiosità: facendo bollire per mezz'ora in un litro di acqua 200 g di radice di calamo, si ottieme un decotto da aggiungere all'acqua del bagno allo scopo di tonificare e rassodare la pelle.



  • digestivo: l'infuso di 3 g di rizoma ogni 100 di acqua, un bicchiere subito dopo il pasto, facilita la digestione e serve a normalizzare le funzioni gastriche in generale.

  • aperitivo: per risvegliare l'appetito si consiglia di prendere prima dei pasti un bicchierino di vino aromatizzato con la radice del calamo (5 g ogni 100 di vino bianco secco). La macerazione deve durare una settimana.

  • ciclo mestruale: per normalizzare il ciclo mestruale, soprattutto quando si hanno interruzioni causate da incidenti o malattie, bere tre bicchieri al giorno di infuso (3 g di radice ogni 100 di acqua). La cura deve essere iniziata quindici giorni prima della presunta data di inizio del ciclo, sospesa durante il ciclo e ripetuta per due o tre volte.

Calamento, Calamintha officinalis

Proprietà: Cura i disturbi digestivi, la scarsa reattività delle mucose gastriche, astenia nervosa, leggeri stati depressivi.

Principi attivi: amaro, resina, mucillagine, tannino, pulegone, mentolo, mentene, pinene, linalolo.

Quando si raccoglie: dalla fine di aprile a tutto agosto.

Curiosità: le foglie di calamento possono essere usata al posto della mente, per dare profumo e sapore all'acqua, per esaltare il sapore di particolari cibi e soprattutto a di funghi e di cacciagione.



  • digestivo: per normalizzare la funzione gastrica e rinforzare lo stomaco, bere subito dopo i pasti principali una tazza di infuso preparato con l'intera pianta (2 g ogni 100 di acqua).

  • tonico: per l'organismo debilitato, in seguito ad una malattia, bere dopo ogni pasto un bicchierino di vino aromatizzato con calamento. Questo vino si prepara lasciando macerare 4 g di foglie e fiori, per dieci giorni, in 100 g di vino bianco secco.

  • energetico: per sollecitare il funzionamento organico, facilitare l'assorbimento delle sostanze nutrienti e riportare il peso corporeo alla normalità nei casi di eccessivo dimagrimento, bere prima di ogni pasto mezzo bicchiere di vino preparato secondo le dosi indicate nella ricetta precedente. Per ottenere una bevanda dall'azione più energica impiegare marsala invece del vino.

Caglio, Galium verum

Proprietà: cura isterismo, spasmi di origine nervosa, infiammazioni interne. Contusioni e gonfiori.

Principi attivi: acido rubiclorico e citrico, asperulina (glucoside), acido gallitannico, saponine, enzima coagulante del latte (fitochimasi).

Quando si raccoglie: le sommità fiorite sono pronte all'uso da maggio a settembre.

Curiosità: i montanari usano questa pianta in aggiunta al normale caglio, sia per dare maggiore morbidezza al formaggio sia per ottenere una pasta dal sapore e dal colore particolari.



  • sedativo e antispasmodico: contro gli spasmi di origine nervosa e le affezioni di natura isterica, bere tre o quattro tazzine al giorno di infuso preparato con 3 g di infiorescenze ogni 100 g di acqua. E' consigliabile usare la pianta fresca. Essiccata, perde buona parte del suo valore.

  • antinfiammatorio: le infiammazioni interne trovano giovamento da una cura prolungata, di almeno due o tre settimane, a basa di infuso ottenuto con 2 g di sommità fiorite ogni 100 di acqua. La dose giornaliera di inguso è di tre tazze da caffè. La prima deve essere bevuta al mattino a digiuno, la seconda nel pomeriggio e la terza prima di andare a letto.

  • risolvente: per far sparire il gonfiore provocato da contusioni o da eccessivo affaticamento muscolare, eseguire ripetuti impacchi con infuso tiepido preparato con 6 g di fiori ogni 100 di acqua. Si ottengono buoni risultati anche con il cataplasma di sommità fiorite, fresche, ben pestate.

Cachi, Diospyros kaki

Proprietà: Cura stitichezza, vitiligine, macchie gialle della pelle, rilassamento dei muscoli facciali e del collo.

Principi attivi: glucosio e fruttosio, proteine, acidi organici, pectine, tannino, vitamina C, carotenoidi.

Quando si raccoglie: da ottobre a dicebre, quando i frutti stanno per giungere a completa maturazione. I cachi si usano quando la polpa si è fatta morbida e succosa.

Curiosità: i frutti raggiungono una particolare dolcezza se vengono lasciati sulla pianta fino ai primi geli quando la brina copre i rami e rende la polpa dei cachi quasi trasparente.




  • lassativo: togliere la buccia al frutto e mangiarne la polpa la mattino, a digiuno, nella dose di 100-150 gr. Far seguire una bevanda calda.

  • per le macchie della pelle e come rassodante: applicare la polpa ben matura direttamente sulla pelle e lasciarvela per una ventina di minuti. Ripetere l'applicazione ogni giorno per una o due settimane, secondo la necessità.

Buon Enrico

Proprietà: Cura la carenza di ferro, emorroidi, tessuti infiammati.

Principi attivi: mucillagine, acido tannico, saponina, ferro, vari sali.

Quando si raccoglie: la pianta fiorita in piena estate, i semi dalla fine luglio a tutto ottobre.

Curiosità: le foglie di questa pianta si cucinano come gli spinaci, mentre i germogli teneri, a primavera, possono sostituire gli asparagi.



  • rimineralizzante: per combattere la clorosi, ossia la mancanza di ferro nell'organismo, bere tre tazzine al giorno di infuso preparato con 5 g dell'intera piantina fiorita ogni 100 g di acqua. La cura deve protrarsi per almeno una ventina di giorni o per un mese.

  • lassativo: mettere in infusione 1 g di semi ogni 100 di acqua per una decina di minuti e bere una tazza di questo infuso, addolcito con miele, la sera prima di coricarsi.

  • antiemorroidale: per lenire il dolore delle emorroidi esterne e togliere infiammazione ai tessuti, fare ripetuti impacchi tiepidi con il decotto ottenuto con 5 g di foglie bollite per dieci minuti in 100 g di acqua.

  • antinfiammatorio: contro le irritazioni della pelle, e anche per lenire il bruciore provocato dall'eccessiva esposizione al sole, applicare cataplasmi dell'intera piantina bollita nell'olio (10 g ogni 100 di olio). La bollitura deve durare pochi minuti, tanto quanto basta ad ammorbidire foglie e steli e a far assorbire la maggiore quantità di olio possibile. Il cataplasma deve essere applicato quando l'olio è quasi freddo.

Bugula, Ajuca reptans

Proprietà: Cura diarrea, ferite che non cicatrizzano facilmente, ematomi, gonfiori provocati da contusioni o conseguenti ad attacchi reumatici.

Principi attivi: tannino, resina, gomma, amaro, sali organici, olio etereo.

Quando si raccoglie: le foglie sono utilizzabili da aprile a fine estate, prima che incomincino ad ingiallire.

Curiosità: le piante giovani, raccolte a primavera, costituiscono una gradevole verdura da consumare come insalata, cotta o cruda, oppure possono essere cucinate in minestra.



  • cicatrizzante: per guarire le ferite che non si rimarginano facilmente, eseguire ripetuti impacchi con un infuso ottenuto con 8 g di foglie ogni 100 g di acqua. Dopo aver eseguito l'impacco lasciar asciugare la ferita e poi fasciare con una leggera garza. Ripetere l'applicazione due volte al giorno.

  • risolvente: i gonfiori provocati da contusioni o conseguenti ad attacchi reumatici, si riassorbono con una certa rapidità applicando sulla parte dolente un cataplasma di foglie fresche, pestate. La cura deve essere ripetuta almeno due volte al giorno.

  • antidiarroico: per riportare l'intestino alla normalità bere due o tre tazze al giorno di infuso di foglie (3 g ogni 100 di acqua) da bere tiepido, magari con l'aggiunta di un pò di miele.