Bardana, Arctium lappa (appolone, bardana maggiore, cappellacci, farfaraccio, lappola, lappa bardana)

Proprietà: Cura le intossicazioni del sangue, le infezioni batteriche e le difficoltà di carattere diuretico; è anche un ottimo cicatrizzante e giova assai negli stati di iperglicemia, ossia contribuisce ad abbassare il tasso di zucchero nel sangue; cura i reumatismi.

Principi attivi: inulina, olio essenziale, lappina (glucoside), resina, zucchero, mucillagine, fitosteroli, acido caffeico, acido stearico e plamitico, sali di potassio, calcio e magnesio, fitocidi, o antibiotici vegetali, con azione antibatterica;

Quando si raccoglie: la radice nella primavera del secondo anno di vita della pianta, mentre le foglie possono essere usate (e messo ad essiccare) a partire da maggio e sino alla fine d'agosto.

Curiosità: in tutto l'Oriente, ma soprattutto in Giappone, la bardana viene coltivata, e se ne raccolgono le radici, a scopo commestibile; queste radici, che prendono il nome di gobo, vengono anche conservate in scatola ed esportate. Il nome scientifico di questa pianta deriva dal greco arctos, orso, ad indicare la pelosità dei frutti. Le foglie fresche applicare sulle ferite le fanno cicatrizzare e hanno anche il potere di far maturare i foruncoli.




  • disintossicante e antibatterico: bere due o tre tazze al giorno di infuso (2 g di radice ogni 100 di acqua) avendo cura di prendere la prima tazza la mattina a digiuno. La cura, per dare esito postivio, deve essere continuata per almeno una quindicina di giorni. Si consiglia di addolcire con miele.

  • diuretico: per favorire l'emissione di urina bere ogni mattina a digiuno una tazza di decotto preparato con 1 g di radice ogni 100 di acqua; la bollitura non deve superare i 5-6 minuti.

  • ipoglicemico: per abbassare il tasso di zucchero contenuto nel sangue, che nei diabetici supera il livello normale, bere due tazze al giorno di infuso preparato con 2 g di radice ogni 100 di acqua.

  • antireumatico: applicare sulla parte dolente un impacco eseguito con decotto di foglie, fresche o essiccate, bollite nel latte nella dose di 5 g ogni 100 di liquido; l'impacco deve essere caldo e può essere ripetuto varie volte nel corso della giornata.

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