Aristolochia, Aristolochia clematitis (stralloggi, aristolochia sottile, erba astrologa, pistolochia)

Proprietà: Cura reumatismi, attacchi isterici; facilita lo svolgersi del ciclo mestruale. La pianta esplica anche una forte azione purgativa e pare che favorisca le ultime fasi del parto;

Principi attivi: acido aristolochico, tannino, amido, aristolichina (alcaloide), fecola, amaro, colina, resina, allantoina, fitosterina;

Quando si raccoglie: le foglie si raccolgono in estate, quando sono perfettamente formate, ma ancora ben ricche di linfa;

Curiosità: anche nell’antichità questa pianta era molto apprezzata soprattutto per la sua azione stimolante durante il travaglio del parto e anche per favorire la ripresa fisica durante il puerperio; il nome dell’aristolochia deriva dalle parole greche aristos che significa eccellente e lokia, ossia parto. Era anche considerata pianta magica per eccellenza.




  • antireumatico: fare ripetuti impacchi caldi con il decotto preparato con 4 g di foglie bollite per un quarto d’ora in 100 g di acqua. Lo stesso medicamento serve per spugnature calmanti contro l’intenso prurito provocato da dermatiti di vario genere; l’importante è che la pelle non presenti screpolature o abrasioni.

  • antisterico: prendere una decina di cucchiai al giorno di decotto preparato con 1 g di foglie ogni 100 g di acqua; si raccomanda di non superare le dosi indicate perché questa pianta esplica anche una decisa azione purgativa e quindi deve essere utilizzata con una certa cautela.

  • ecbolico: con questo termine si indicano i rimedi che intervengono positivamente nelle fasi del parto; un tempo si usava far bere durante il travaglio qualche tazza di decotto, preparato con 2 g di foglie di aristolochia ogni 100 di acqua, ben addolcito con miele. Oggi tale pratica costituisce, naturalmente, solo una curiosità storica.

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